Difference between revisions of "Pagina principale"

From Habitat: Giardino
Line 18: Line 18:


''"Habitat non è solo un’occasione per lavorare insieme ad altre realtà. Habitat cerca di trovare una nuova modalità di farlo. Habitat rende vivo il luogo attraverso le pratiche di tutti i suoi partecipanti. È un modo di sperimentare nuove pratiche più ibride e nuove comunità culturali estremamente necessarie nella nostra contemporaneità. Le condizioni a contorno necessarie per farlo sono quelle della convivialità e della condivisione, per questo non ci sono solo progetti a Tredozio, Rocca, Portico e S. Benedetto, ma una comunità di persone che si conosce, costruisce legami condividendo un luogo, immaginandosi nuove forme di esistenza per il nostro futuro."'' <br>
''"Habitat non è solo un’occasione per lavorare insieme ad altre realtà. Habitat cerca di trovare una nuova modalità di farlo. Habitat rende vivo il luogo attraverso le pratiche di tutti i suoi partecipanti. È un modo di sperimentare nuove pratiche più ibride e nuove comunità culturali estremamente necessarie nella nostra contemporaneità. Le condizioni a contorno necessarie per farlo sono quelle della convivialità e della condivisione, per questo non ci sono solo progetti a Tredozio, Rocca, Portico e S. Benedetto, ma una comunità di persone che si conosce, costruisce legami condividendo un luogo, immaginandosi nuove forme di esistenza per il nostro futuro."'' <br>
(Parasite2.0)<br><br>
(Parasite2.0)<br><br>


Si è conclusa da poco la prima edizione di Habitat, Residenza Ultra-territoriale e laboratorio collettivo per la ri-attivazione culturale delle aree rurali della Romagna Toscana.<br><br>
Si è conclusa da poco la prima edizione di Habitat, Residenza Ultra-territoriale e laboratorio collettivo per la ri-attivazione culturale delle aree rurali della Romagna Toscana.<br><br>
Line 52: Line 52:


Tramite Radio Habitat sarà possibile continuare il racconto e la trasmissione dei contenuti creati durante il mese di agosto, formati da interviste, discussioni, mixtapes prodotti dai partecipanti ed estratti dalle sessioni di registrazione dello Studio di Habitat. Il potenziale dello strumento radio consiste anche nell'essere un amplificatore per voci e contenuti di giovani creativi (e non solo), i quali spesso non hanno spazio di diffusione e discussione, mettendoli attraverso l'esperienza della residenza, in relazione con il territorio ospitante. Uno spazio che si può trovare nelle aree interne, bisognose e desiderose di essere vissute e contaminate.
Tramite Radio Habitat sarà possibile continuare il racconto e la trasmissione dei contenuti creati durante il mese di agosto, formati da interviste, discussioni, mixtapes prodotti dai partecipanti ed estratti dalle sessioni di registrazione dello Studio di Habitat. Il potenziale dello strumento radio consiste anche nell'essere un amplificatore per voci e contenuti di giovani creativi (e non solo), i quali spesso non hanno spazio di diffusione e discussione, mettendoli attraverso l'esperienza della residenza, in relazione con il territorio ospitante. Uno spazio che si può trovare nelle aree interne, bisognose e desiderose di essere vissute e contaminate.


=Colophon=
=Colophon=

Revision as of 19:59, 12 January 2022

float

"Archivio" is an ever-growing publication and archive curated by Habitat's current and past residents. It is built with MediaWiki, a wiki software that allows the creations of hypertext publications collaboratively edited and managed by its own audience, directly using a web browser.


Habitat risponde al tema della rivitalizzazione dei borghi italiani, del loro territorio e patrimonio culturale, come un'importante strumento per comprendere e interpretare il presente. Intrecciandosi e al tempo stesso declinando il contesto specifico pre-esistente, Habitat aiuta a definire nuove possibilità di sviluppo artistico e culturale per il territorio e gli artisti, servendosi di ricerca, progettualità e dell'azione speculativa dell'immaginazione. Una strategia place-based che riconosce l’importanza dei luoghi e l’esigenza di una conoscenza attenta e costruita dal basso, quale base essenziale per l’attivazione di interventi orientati che, servendosi del territorio come luogo di ispirazione e azione, sappiano raccogliere e rielaborare la sua preziosa eredità micro-territoriale.

Porte Aperte!


centro (Fotografia: RFM, Agosto 2021)

A partire da Gennaio 2022, è possibile risiedere e lavorare a Cà de Monti. Ci stiamo trasferendo per ri-attivare permanentemente la struttura, in modo da offire spazi di vita e lavoro condivisi lungo tutto l'anno. Se sei interessato, inviaci una mail a info@habitattt.it

Comunicato Stampa, 22.10.21

"Habitat non è solo un’occasione per lavorare insieme ad altre realtà. Habitat cerca di trovare una nuova modalità di farlo. Habitat rende vivo il luogo attraverso le pratiche di tutti i suoi partecipanti. È un modo di sperimentare nuove pratiche più ibride e nuove comunità culturali estremamente necessarie nella nostra contemporaneità. Le condizioni a contorno necessarie per farlo sono quelle della convivialità e della condivisione, per questo non ci sono solo progetti a Tredozio, Rocca, Portico e S. Benedetto, ma una comunità di persone che si conosce, costruisce legami condividendo un luogo, immaginandosi nuove forme di esistenza per il nostro futuro."
(Parasite2.0)

Si è conclusa da poco la prima edizione di Habitat, Residenza Ultra-territoriale e laboratorio collettivo per la ri-attivazione culturale delle aree rurali della Romagna Toscana.

A partire dal 24 Luglio 2021, questo nuovo progetto di Residenze d'artista curato da Jacopo Lega, realizzato insieme all'associazione culturale Distretto A di Faenza, ha animato con eventi, performance, laboratori ed esposizioni temporanee i tre comuni che hanno patrocinato l'iniziativa: Tredozio (FC), Rocca S. Casciano (FC) e Portico-San Benedetto (FC).

Dal 22 Luglio al 24 Agosto 2021, Habitat si è insediato nel piccolo borgo di Cà de Monti, poco fuori Tredozio, con un gruppo eterogeneo di partecipanti formato da oltre 50 figure tra musicisti, fotografi, illustratori, designer, architetti ed operatori culturali provenienti da tutta Italia ed anche Europa, restituendo al pubblico un luogo prezioso per il territorio, dopo la sua chiusura al pubblico avvenuta qualche anno fa. A scandire il periodo di residenza sono stati organizzati quattro appuntamenti, che settimanalmente hanno costituito il momento di contatto tra gli artisti in residenza e il pubblico locale. In questo modo, ciascun tipo di manifestazione creativa scaturita dagli artisti, ha avuto modo di insediarsi e interagire temporaneamente con le quattro location individuate nella mappa territoriale, sotto forma di eventi gratuiti ed aperti al pubblico: il Vulcanino di Monte Busca a Tredozio (30.07), l'Abbazia benedettina di S. Benedetto in Alpe (06.08), il parco di Torre Portinari a Portico di Romagna (13.08) e l'Abbazia di San Donnino a Rocca S. Casciano (20.08).

Ma le iniziative non hanno coinvolto specificatamente solo i tre comuni. Oltre alle piu di 5000 visite contate sul sito di Habitat, la presenza degli artisti ha creato un un flusso di viandanti speciali e curiosi che durante il mese di residenza ha riportato vita a Ca de Monti, che con la sua posizione sulla rete dei sentieri locali, potrebbe ora diventare un importante snodo culturale per il territorio. Sin dall'inizio Habitat ha riconosciuto l'importanza di proseguire anno dopo anno il progetto, per favorire quello scambio di interazioni tra territorio, artisti e comunità locale che troviamo cruciale per lo sviluppo di nuove possibilità culturali e sociali per le aree interne.

Per questo motivo, lo stesso team che ha realizzato Habitat, ha deciso di investire a tempo pieno le proprie risorse e competenze per tenere aperto il borgo di Ca de Monti, a partire da Gennaio 2022. Oltre a continuare ad ospitare il progetto Habitat con ogni sua manifestazione, divenendone di fatto l'epicentro, il borgo di Cà de Monti ambisce a trasformarsi in un porto di montagna, offrendo per tutto l'anno ospitalità, spazi di lavoro, e possibilità che variano dalla sala di produzione musicale alla camera oscura, ma anche il laboratorio di serigrafia e un fitto programma di eventi e attività pubbliche, organizzati insieme ai tanti collaboratori ed amici.

Per citare alcune delle opere realizzate, ricordiamo il sistema modulare per Sculture Nomadi, realizzato da Camilo Garcia Aycardi, Floor Van Meeuwen, Anna Sandri e Avital Barkai, studenti presso Experimental Publishing del Piet Zwart Institute di Rotterdam, realizzato con i legni di scarto di Alpi Wood. La scultura, sviluppata con un sistema di forme ad incastro, viaggerà tra un comune e l'altro nelle prossime iniziative, lasciando il pubblico interagire e costruire nuovi sviluppi della stessa.

Anche il gruppo multi-disciplinare di architetti e designers Parasite 2.0 ha utilizzato come risorsa primaria il legno di Alpi, impiegato per costruire delle sagome dalle reminescenze antropomorfiche, che hanno fatto da scenografia al Vulcanino di Tredozio per il workshop Marchiare la materia, curato dagli stessi, in cui i partecipanti hanno sperimentato tecniche di lavorazione del ferro per creare dei timbri a caldo, sfruttando poi l'energia del vulcano per poter imprimere il legno. Gli stessi architetti hanno inoltre progettato e realizzato alcuni pezzi di corredo per la residenza: Habitat - chair #1, Habitat - chair #2 e Habitat - table.

La stessa scenografia ha inoltre incorniciato la performance acustica di Giargo, organizzata dall'etichetta 47011 di Castrocaro sul Monte Busca.

II collettivo milanese di sound designers Funclab Collective ha prodotto un video-documentario intitolato "IF–THEN–B" sulla prima settimana di residenza, scandito da un'accompagnamento sonoro realizzato dagli stessi.

La Fototeca Manfrediana ha trasformato per un giorno la sala di produzione musicale in una camera stenopeica: dopo aver oscurato ogni sorgente di luce all'interno della stanza, un foro ritagliato ha permesso la proiezione del panorama circostante sulle pareti e sui musicisti durante l'esecuzione di una jam session, che è stata documentata dagli stessi.

Il collettivo francese Flee Project, oltre ad aver inaugurato Radio Habitat, si è cimentato nella costruzione di una campana per richiamare l'attenzione nei momenti dei pasti. Un richiamo al convivio come ritualità nel vivere quotidiano.

Attualmente, siamo al lavoro per realizzare l' archivio online sul sito di Habitat, nel quale saranno raccolti i contributi dei più di 50 artisti che hanno preso parte all'edizione pilota del progetto, insieme al materiale scaturito dai diversi workshop (Serigrafia e poster making, Stampa e sviluppo in camera oscura, Stampa alla ruggine, Rug-making, Musica a contatto) che hanno visto partecipare un totale di 30 persone provenienti dalla provincia di Ravenna, Forlì-Cesena, ma anche Torino, Bologna e Perugia. Lo stesso materiale diverrà fulcro della pubblicazione cartacea - attualmente in fase di sviluppo, di cui verrà presentata un primo prototipo in anteprima a SPRINT— Independent Publishers and Artists' Books Salon il 27 e 28 Novembre, presso Spazio Maiocchi a Milano.

Radio Habitat

Tra le iniziative inaugurate durante questa prima edizione, c'è Radio Habitat: una piattaforma di connessione ultra-territoriale, che raccoglie e racconta, documenta e promuove, permettendo la risonanza dei contenuti e dei progetti sviluppati durante e oltre il periodo di Residenza.
La web-radio, condotta e curata da Enrico Tarò insieme a Jacopo Lega, permette infatti una tipologia ed un ritmo di narrazione personale e diretto, seguendo con attenzione lo sviluppo dei progetti e delle iniziative promosse sia collettivamente che individualmente dagli artisti.

Il primo format inaugurato, Parole e Taralli, vuole essere uno spazio dove singoli e collettivi coinvolti hanno la possibilità di raccontarsi e discutere amichevolmente su come le proprie pratiche possano essere strumento di azione nelle aree geografiche coinvolte. La registrazione di questi podcast si è rivelata un momento di ascolto e discussione anche con gli altri ospiti della residenza, offrendo allo stesso tempo un appuntamento dove discutere gli ideali e gli approcci creativi.

Tramite Radio Habitat sarà possibile continuare il racconto e la trasmissione dei contenuti creati durante il mese di agosto, formati da interviste, discussioni, mixtapes prodotti dai partecipanti ed estratti dalle sessioni di registrazione dello Studio di Habitat. Il potenziale dello strumento radio consiste anche nell'essere un amplificatore per voci e contenuti di giovani creativi (e non solo), i quali spesso non hanno spazio di diffusione e discussione, mettendoli attraverso l'esperienza della residenza, in relazione con il territorio ospitante. Uno spazio che si può trovare nelle aree interne, bisognose e desiderose di essere vissute e contaminate.

Colophon

Habitat è un progetto a cura di Jacopo Lega, realizzato insieme all'associazione Distretto A.

  • Jacopo Lega - Presidente
  • Federico Poni - Ministro delle Infrastrutture
  • Enrico Tarò - Gran Consigliere Reale
  • Ilaria Marzolla - Gran Tesoriera di Corte
  • Lorenzo Travaglini - Ministro delle Arti

con il supporto di:

  • XPUB – Piet Zwart Institute – Rotterdam

in collaborazione con:

  • Parasite 2.0 – Milano, Londra
  • FLEE Project – Paris
  • Amphibia – Rotterdam, Torino
  • 47011 Records – Castrocaro
  • Fototeca Manfrediana – Faenza
  • Funclab Records – Milano

Media Partner:

  • Ptwschool.com

L'edizione di Agosto 2021 è stata realizzata grazie al supporto di Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì