weekend di abitare anzi è già iniziato siamo felici di essere a tredozio per oggi e domani che uno dei borghi ai quali facciamo riferimento nella nostra vita quotidiana in quanto habitat ma siamo contenti di poter riempire uno spazio come la piazza che uno spazio di tutte e di tutti e siamo contenti anche di rivederlo forse un po' rispetto alle dinamiche che conosciamo nella quotidianità oggi iniziamo una programmazione che come tutti i tre weekend coinvolge include laboratori presentazioni e appuntamenti musicali in diffusi per il paese siamo microfonati e ufficializzati anche perché siamo in in diretta streaming come web radio quindi salutiamo anche chi ci ascolta su internet e siamo siamo contenti di poter iniziare appunto con con davide una presentazione che parlerà a partire dalla sua ricerca su l'esodo rurale nell'ambito di una borsa di studio del progetto popoli del parco che abbiamo incontrato a rocca san casciano lo scorso weekend espandiamo un po' questo o questo tema partendo da una lettura diciamo storica o storica e umana mi piacerebbe dire un po' per analizzare quello che è già successo a livello di esodo rurale dai territori dalle montagne che conosciamo con il desiderio anche di creare uno scambio è un'espansione di questo argomento pensando all'oggi alle dinamiche differenti magari ma tuttavia corredate alle medesime ragioni insomma sono siamo contenti di avervi qua grazie davide e niente siamo iniziare vi inviteremo puoi anche partecipare quindi non siate timorosi ci sono dei microfoni in più e ci piacerebbe costruire una narrazione dove a sentire anche le voci di chi vorrà prendere parte grazie grazie a tutti di essere qui e ai ragazzi del gruppo abitare per questa possibilità che mi danno di parlarvi perché come mi introduceva mi chiamo davide pratica è una guida ambientale escursionistica sono di bagno di romagna forse qualcuno di voi lo conosce sempre un pass all'interno del parco nazionale un po' di vallate più in là però che come tredozio appunto faceva parte anche questo faceva parte della romagna toscana ovvero tutti quei quei comuni che da cent'anni fa perché proprio il cambio di passaggio ci fu nel millenovecentoventitré che storicamente appartennero alla toscana furono conquistati paesi dalla repubblica fiorentina tra milletrecento millequattrocento e rimasero poi viv vendo le vicissitudini di firenze quindi comunque la repubblica fiorentina l'avvento dei medici e poi dal milleseicento gli asburgo lorena fino a passare puoi anche del regno dentro unità d'italia sotto firenze poi cent'anni fa come ho detto passarono passarono in romagna come diceva io sono una guida ambientale escursionistica sono laureato in storia contemporanea e faccio parte del gruppo escursionistico di tre bestie attivo da una decina d'anni nel parco nazionale e non solo per tornare un po' alla giornata di oggi vi parlerò delle surreale io ho avuto la fortuna e anche il privilegio di lavorare per il parco nazionale in un anno è ormai qualche annetto passato era il duemiladiciassette quando ho avuto questa fortuna di essere il vincitore della borsa di studio dedicata a luciano foietta c'erano foietta magari non tutti lo conoscono è stato un giornalista e scrittore di santa sofia quindi una qualche vallata un po' più in là per tornare appunto al discorso prima di bagno di romagna la vallata del bidente e lui è stato dedicato a questa figura molto importante è stata dedicata la borsa di studio che appunto oggi vi per sommi capi vi racconterò mi piacerebbe appunto come diceva giustamente enrico enrico come diceva giustamente enrico di avere una conversazione magari anche con voi di avere uno scambio non vorrei stare magari troppo pedante a parlare solo io tutti ascoltate fermi quindi piacerebbe giustamente avere un po' di dialogo vi presento un po' la mia borsa di studio appunto per introdurla in questo discorso di abitare o o perlomeno nel mio caso di exabyte abitare perché ormai appunto la mia borsa verteva sul suo esodo rurale io ho indagato il parco nazionale ovvero il parco nazionale delle foreste casentinesi composto da undici comuni magari bird mi diceva giustamente che c'è anche gente di via magari una piccola presentazione può essere magari ci sarà della zona magari mi scuserà se ripeto cose ovvie parco nazionale delle foreste casentinesi questo grosso parco di crinale adagiato sul punto sulla hogan appenninica sul crinale appenninico mezzo in romania mezzo in toscana circa trentasei mila ettari per la romagna come vi dicevo romagna si parla da un lasso di tempo recente perché cento anni fa eravamo a roma siamo da cent'anni siamo in romagna prima era la romagna toscana parliamo della provincia di forlì cesena mentre per la toscana il grosso e sotto arezzo in casentino mio senso stretto e più qualche piccola parte sotto firenze questi sono grosso modo le tre province che ricalcano su cui è disegnato il parco nazionale undici comuni cinque romagna e in toscana io nella mia tesi ho cercato di abby tracciare tutti gli undici comuni ovviamente per motivi di appartenenza dove vengo io e mi è stato più facile intervistare gente e indagare meglio le zone di bagno di romagna comunque dell'alto bidente di santa sofia perché ovviamente per conoscenza personale e o conoscevo più gente più ex abitanti quindi sono riuscito a trovarne di più la mia ricerca si è articolata in vari modi ho fatto una ricerca la prima parte da una ricerca bibliografica ovvero cercato di trovare materiale bibliografico da studiare anche a livello nazionale diciamo sono partito dalla globale tra molte virgolette e sono sceso nel locale quindi ho iniziato a trovare prima l'esodo rurale in italia mi sono calato nel discorso tosto della regione emilia romagna poi da lì sono sceso nella pena no romagnolo e ancora più nello specifico appunto nei paesi della romagna toscana dentro il parco nazionale è stato un progetto durato un annetto e dopo questa prima parte stai una buona parte anche dedicata all'emeroteca ovvero quotidiani le riviste sia di oggi sia coeve al tempo dell'esodo mi è piaciuto anche trovare queste queste due cose trovare i documenti sia di oggi ovvero con un certo lasso di tempo che possiamo chiamare appunto storici in cui si hanno avuto grazie ai documenti una lavorazione una un approccio diverso ma anche i documenti coevi a quel tempo ovvero di chi l'esodo lo viveva sulla propria pelle è la parte forse più entusiasmante forse la parte più bella che anche a me ha dato di più e a sta parte le interviste ci riuscì trovare gli ex abitanti di queste zone gente che ovviamente durante gli anni del boom negli anni del miracolo economico se ne sono se ne sono andati una piccola precisazione tutti questi comuni indagati oggi hanno la metà se non meno della popolazione per rimanere qui a tredozio tredozio negli anni tra le due guerre nel primo dopoguerra quindi grossomodo gli anni venti ebbe il boom di popolazione come tutte queste zone l'abbonamento ovvero alle varie case se andate a camminare il parco nazionale due mandate di quello costruito e grosso modo in due momenti la prima mandata e il millecinquecento è una cesura storica famosa perché studia storia è la fine del periodo medievale e l'inizio dell'età moderna finire all'economia curtense comunque finiva la vita dei castelli agente gente usciva e approderà qui si dice baron cava ovvero si tagliava e si costruiva la toponomastica tradisce spesso questo perché abbiamo tantissimi nomi che si chiamano ronconi roncucci ronchini c'è si capisce appunto che erano poderi strappate alla foresta poi il milleseicento millesettecento furono periodi abbastanza difficili viene chiamato anche piccola età glaciale una diminuzione delle temperature molte epidemie pensiamo magari la famosa peste del manzoni così magari qualcuno trova qualcosa che può conoscere meglio e la popolazione fu tenuto abbastanza bassa ultime grosse epidemie può a metà del milleottocento fu il colera dopodiché le migliorie tecniche scientifiche e mediche portare a un aumento della popolazione con una seconda ondata di ronchi che portò appunto nel primo dopoguerra gli anni venti nel millenove un album di popolazione per d'ozio arrivò a contare quasi quattromila oltre quattromila abitanti oggi sono poco più di mille però questi sono sarebbero dati che si possono trovare nei semplici dati istat che ovviamente ho studiato però la mia ricerca non è l'esodo in generale la mia ricerca appunto si chiama all'esodo rurale perché appunto se pr andiamo ai dati istat che vi ho appena detto quattro mila abitanti mille l'abbiamo capito però paradossalmente se andiamo a investigare tutti i centri appunto intesi come appunto tredozio come paese o appunto andando alle mie spalle nelle altre varie vallate quindi se andiamo nella vallata del montone san benedetto e portico la vallata di premilcuore santa sofia bagno di romagna se prendiamo i paesi come appunto come i centri sono aumentati nonostante il comune abbia dimezzato e anche oltre appunto vogliamo tradotto da quattro zero kamil abbia diminuito i paesi sono aumentati perché perché la gente dove andava via la gente andava via dalle campagne la gente ha abbandonato appunto il mondo rurale il forese per trovare un tecnico è un termine che ho trovato negli archivi anagrafici dei vari comuni che ho indagato la mia ricerca fatta di buona parte di ricerca di investigazione sugli archivi comunali ho trovato anche archivi ecclesiastici di appunto io spesso si trovavano note molto interessanti perché i parroci annotavano piccole postille che sono anche molto curiosa e poi come dicevo poi la parte delle interviste che ho sono riuscito a mettere insieme una cinquantina di persone che vivevano in queste zone da cui ho ricavato tante notizie interessanti quindi la maggior parte contadini ma anche insegnanti parroci scala fellini mugnai grosso modo quello che componeva che componeva l'economia rurale di di queste zone vado avanti vedo qualche domanda fermati e volentieri non so come la vogliamo strutturare vado avanti poi fermiamo va bene appunto la zona del discorso dell'esodo ebbe un inizio già precedente agli anni cinquanta al miracolo italiano già durante il periodo fascista il fascismo quindi stiamo parlando della dagli anni trenta la popolazione iniziò a diminuire il fascismo comunque temeva in maniera forte l'urbanesimo la gente la gente l'urbanizzazione del delle masse e il il fascismo era molto ancorato al mito contadino il mito rurale diciamo il fascismo trova tra l'altro tra le sue le sue origini appunto nella reazione al al biennio rosso nel nelle nelle squadracce che comunque colpivano il mondo agrario e gli agrari portarono praticamente uno dei primi massicci appoggia la all'avvento del fascismo ben prima di palazzo vidoni ovvero di quando furono l'industria essere prese sotto il fascismo gli agrari dettero man forte al fascismo e quindi il mito del fascismo agrario fu forte pensiamo il fascismo cercò in vari modi di impedire il passaggio nelle città furono ci fu vari provvedimenti vari decreti legge che si protrassero fino alla seconda guerra mondiale mi sembra che l'ultimo fosse del trentanove comunque furono vari in cui praticamente con una legge con chi dice il cane che si morde la coda perché c'era un una legge prima cosa non si si cercava di impedire per legge di prendere la residenza nei comuni al di sopra mi par di venti venticinque mila abitanti bene il numero più o meno era questo un altro per avere la residenza nel nuovo comune si chiedeva il lavoro però per avere il lavoro bisognava avere la residenza quindi capitemi abbastanza difficile riuscire a spostarsi dai propri comuni anche se ovviamente come oggi che come le leggi triste sull'immigrazione che abbiamo ora che la gente comunque si sposta lo stesso e riesce a cambiare lo stesso quindi una un esodo contenuto ci fu anche negli anni trenta rispetto appunto al boom degli anni venti di cui parlavo vi parlavo prima nel dopo guerra le cose cambiarono ancora anche perché un mondo che cambiava molti storici che ho di cui ho letto le opere parlano di fiumana perché appunto la fiumana rende bene la fiumana della storia fu questo esodo massiccio la fiumana arriva in poco tempo in poche ore rompe gli argini ni e strappa via tutto quello che c'è e fu proprio questo la storia si abbatté in queste plaghe appenninica e come comunque una una fiumana impetuosa portando via storia tradizione una civiltà comunque secolare perché come vi accennavo era dal millecinquecento che la gente viveva in queste zone e nel giro di pochissimi lustri perché pensiamo al buio econo amico dei primi anni cinquanta a fine anni sessanta l'esodo il grosso era già concluso se noi andiamo a vedere gli archivi di queste zone la diminuzione fuori del cinquantuno la gente era ancora abbastanza radicata nel settantuno venti anni dopo i censimenti era stato fatto nel cinquantuno sessantuno settantuno nel primo era del trentasei poi ovviamente il periodo bellico non si fece la popolazione era diminuita in maniera drastica il grosso modo negli anni ottanta ci fu un assestamento e fino agli anni ottanta oggi sì c'è stata una diminuzione ma non più di percentuali di oltre che sfioravano il trenta per cento come appunto in quel in quel lasso di tempo detto erano gli anni del miracolo economico erano gli anni del tutto è possibile il novecento è il secolo breve il secolo di trasformazioni un secolo ovviamente se prendiamo l'inizio del milleduecento la fine del milleduecento certo ci sono state innovazioni cambi ma quello che se noi prendiamo l'inizio del novecento e alla fine del novecento sono due mondi ovviamente opposti è stato un secolo di trash formazione e appunto l'italia dopo la seconda guerra mondiale inizia la scia del sud sulla scia del paese della mitteleuropa a industrializzarsi ha pensiamo per rimanere nel mio contesto l'apertura o la migliorie delle grosse industrie a valle pensiamo la nicchia ravenna il famoso petrocchi chimico la mangelli nel forlivese che era già presente il brodo fascista ma che abbia proprio un boom in quegli anni pensiamo alle arrigoni anche questo è il periodo fascista ma anche questa che andò poi aumentando negli anni cinquanta nel cesenate legata al comparto della frutta per se vogliamo andare in toscana pensiamo ai grossi cementifici del corsalone quindi comunque ci fu un periodo dell'industrializzazione e la gente vuoi per motivi economici vuoi per motivi tra virgolette ideali scelse di cambiare vita è sceso a valle prese vuoi il versante toscano sceso in pianura ancona media collina era un po' periodo di trasformazioni quindi ci voleva ci volevano più comodità e giustamente adesso se conoscete anche la zona dell'alto tredozio per rimanere qui la parrocchia di tradotto dentro il parco nazionale vi parlo di scarpe sana era una parrocchia che non andava contare sui centoventi centotrenta abitanti quindi come ente c'era però potete immag linkare togliete le strade che ovviamente non c'erano e arrivarono ovviamente quanto l'esodo era già stato fatto quindi come si dice chiuso la stalla quando i buoi se n'erano già andati questo è proprio un tema perfetto era difficile vivere qua pensate vi posso raccontare dopo anche alcune curiosità legate alle interviste che ho fatto appunto di come fosse difficile vivere in queste zone immaginiamolo e nevicate la storica nevicata il quarantadue per dire quando iniziò a nevicare a dicembre si protrasse fino a marzo inoltrato chi ci riusciva con i bovi si apriva la strada a sera era già tutto chiuso quindi possiamo immaginare qualsiasi non c'erano medici non c'era non c'era niente quindi comunque la gente negli anni cinquanta vedendo quello che accadeva nelle città o comunque più a valle con l'avvento del della civiltà dei consumi la televisione la radio lavatrice e la luce con tutte queste cose chi abitava a sarzana magari facciamo fatica ad averlo e spartana vi parlo per rimanere qui a tredozio ma ovviamente tutti gli undici comuni del parco avevano situazioni molto simili la gente prese la via della pianura un discorso molto interessante era appunto su su l'esodo visto appunto come male male necessario qui sono stati molti storici molte interviste su questa cosa chi sarebbe da parlare molto magari dopo nel dialogo neppure quanto parlerei tanto avremo domanda nel approfondiremo la gente di queste zone il miracolo economico più che l'ho visto e l'ho subito possiamo dire perché offri c'è una cosa di progresso una situazione di progresso farebbe sì che la gente andasse in cerca ma andasse a cercare qualcosa di meglio già esistente invece molta gente scappo aumentando la disoccupazione anche nei grossi centri e questo era anche funzionale al padronato che voleva un discorso di manovalanza a basso prezzo questa gente andò poi a portare manovalanza e abbassare comunque i salari i salari medi perché comunque ho trovato negli archivi di ravenna floriani una bellissima biblioteca documenti del dell'anice il petrolchimico però capire ravenna in cui c'erano come posso chiamarli ingaggia tori non saprei come dire comunque persone che venivano dalla dalla fabbrica a cercare gente in queste zone e le direttive patronali erano quelle andatevi a cercare in montagna è gente abituata a lavorare alla fatica non è sindacalizzata firma qualsiasi cosa quindi comunque quegli anni le direttive erano quelle tra la gente che ho intervistato molti vollero andar via ovviamente bisogna anche andare a fare una stratificazione sociale nel mondo contadino il mondo contadino grosso modo la maggior parte di podere hanno condotti a mezzadria la mezzadria sarebbe appunto io sono il padrone ho tanti poteri ma scusate se ripeto cose che sono però magari qualcuno non lo sa io lo dico gli do il mio bel podere da lavorare poi arriva san martino novembre arrivo e faccio ecco cos'è che hai prodotto e la metà me la prendo io quindi potete capire com'era difficile per la gente che viveva in queste zone ma a livello più alto c'erano i coltivatori diretti ovvero io e il mio fondo al mio podere mero lavoro erano circa un venti per cento il sessanta per cento erano mezzadri però c'era un livello ancora più infimo ancora che stavano peggio verranno i braccianti cosa avevano vivevano in dei poteri talmente isolati costruiti nella seconda metà dell'ottocento a seguito della quella che viene chiamata fame di terra ovvero la gente aumentava i poteri migliori hanno già presi e la gente applaude rava posti veramente come si dice qua a sud ispica e baleni cioè dove due tiranni lampi sul crinale c'è veramente fuori dal mondo erano avevano poracci cosa avevano solo le braccia ovviamente per questi fu più facile andarsene poderi anche per i mezzadri l'esodo fu si protrasse alla fine per i coltivatori diretti che ovviamente avendo essendo ancorati possedendo quel terreno furono più restii ad andarsene abbandonare anche se spesso queste questi casi forzato più di un'intervista con cui ho parlato parla del delle delle angherie fatte dal dalla forestale dalla effettiva intervistato le foreste demaniali per convincere questa gente andare via erano erano gli anni appunto cui serviva manodopera negli anni del boom serviva modo opera per la per la pianura in molti una domanda che spesso viene ci vorrei tornare dopo sul discorso si sarebbe potuto impedire o no magari possiamo possiamo spenderla anche dopo quindi voi non lo so vogliamo fare un momento per le domande puoi dirmi qualcosa no parlo solo io è un po' noioso per voi sono mi permette di porre una domanda o una riflessione ma della quale stavamo già parlando così poter proseguire anche questo contributo a livello so che forse però avvicinarlo un po' la ricerca che quella del festival abitare cioè sapendo quali sono le condizioni e le modalità in cui un passaggio come quello dell'esodo rurale è avvenuto puoi parlato molto della dinamica lavorativa della dinamica territoriale e paesaggistica quindi dei terreni remoti e dell'organizzazione della produttività in questi però appunto pensando un po' alla nostra ricerca mi viene anche da chiedere ed è una cosa che hai trattato anche nella tua ricerca che non era solo la sete di terra di una vita migliore sto pensando una citazione di un convegno se non ricordo male degli anni cinquanta dove si cercava un po' di indagare le dinamiche da ragioni dello spopolamento e c'era questa frase non sbaglierà più di una voce femminile quindi di un consiglio ho delle domande che erano state fatte le comunità femminili di qualche paese dove si diceva che la sete non era solo di case elettricità terra ma anche di v vita di cultura e di socialità era anche un periodo dove appunto le trasformazioni economiche e la progressiva scolarizzazione per fortuna portava anche a provincia da semplicemente ad ascoltarsi su derive di che andavano oltre allo stomaco e il freddo ecco quindi il punto vorrei chiederti magari se hai voglia di espandere un minimo questo ma anche pensando che questo è il mio punto di vista è una dinamica che non è ancora finita c'è questa sete e capita di parlarne tra chi conosciamo nei nei borghi nei territori che ci circondano capita di parlarne con le persone che vengono coinvolte nei nostri progetti che arrivano quindi da tali dimensioni più urbane insomma c'è ancora questa sede home come si è sviluppata come noi abbiamo preso coscienza sicuramente una cosa è emersa nelle interviste era appunto questa sete dobbiamo anche pensare che io ho intervistato gente che ora è anziana ma che negli anni cinquanta magari aveva vent'anni ovviamente i genitori per per limiti anagrafici sono voluti mancare è una cosa che nella maggior parte delle interviste traspare quanto io chiedevo eravate felici c'è di andare via gente che aveva venti anni mi diceva si può immaginare appunto che abitava in queste zone era erano felici di andar via perché comunque si aprivano col mondo trovavano svaghi trovavano una città una città che offriva loro tanto di più diverso era un discorso legato ai a chi magari aveva cinquanta o anche più anni che aveva passato buona parte della sua vita in questi poteri darà più restio andarsene potete immaginare uno che viveva appunto alla val d'arda sempre per rimanere qui a tredozio che si trovava a vivere al villaggio anic c'è era un cambio abbastanza notevole per rimanere in queste zone i ragazzi ovviamente andavano più volentieri era comunque un mondo nuovo quando hai venti anni hai più voglia di cambiare di sperimentare e dietro a questa voglia dei ragazzi c'era anche il cambio dell'economia c'era comunque la società dei consumi che veniva veicolando modelli e voglia ai nuovi ovviamente c'erano finiva la città chiusa il mondo contadino è questo assoggettati già iniziato durante la seconda guerra mondiale quanto qui passarono col passato il fronte gli americani pensiamo tutte le novità che importarono comunque gli americani con la liberazione di queste zone e dopo ovviamente non finì ci furono e non solo e mi ricordo questa ragazza che mi diceva se vuoi mettere le calze di nailon una signora che ha intervistato per dire cose che oggi sembrano banali ma che magari per una ragazza di venti anni e facevano voglia tante piccole cose quindi cambiava oltre che discorso dell'economia ruota cambiamo proprio anche il modo degli aghi e la gente ovviamente li voleva e quassù sarebbe stato sicuramente diff facile averli molta gente invece scese volley volley queste cose giustamente molti andarono anche via per questo seguendo appunto nuovi nuovi stili e nuovi nuove forme che venivano appunto veicolate tra virgolette possiamo mettere anche imposte perché comunque diciamo che la televisione o comunque molte cose arrivano in maniera molto forte quindi siete le propongo ma tele tra virgolette un pongo anche come per dire uno status simbol era il contadino veniva visto che chi lavorava in fabbrica mi parlavano molte persone era quasi come visto di più c'è il mio lavoro in fabbrica era come in una scala di valori il contadino ormai per la gente nuova era visto un po' male c'è come dire contadino nell'accezione negativa in contadino invece lui è un operaio quindi veniva anche cambiando la scala di valori che che la modernità veniva veniva portando quel periodo quindi un mondo nuovo con una scala di valori nuovi veniva aprendosi a queste zone non so se ho risposto alla domanda come l'hai chiamato esodo rurale sono d'accordo con te per le cause sì va bene c'è stato soprattutto sia per il fatto che le condizioni economiche erano veramente misere in più perché se voleva anche dare ai figli un avvenire diverso insomma e quindi questo ha portato via tante persone dalla campagna e sono andate verso faedo saporita io sono già grande però studiato attraente e attraente ho ritrovato tanti tra due tesi si dicevano la festa vedendo di più perché in effetti sono andate questo primo non ho dovuto appunto queste cose e alle aspirazioni di una vita migliore per gli anziani per i figli secondo esodo c'è stato quando è arrivata la fabbrica romeo almeno può confermare cioè quando la fabbrica è venuta l'asl gli anni sessanta sessanta insomma quegli anni lì che si è cominciato giustamente a fare dei corsi di formazione e mio fratello per esempio che adesso il tabaccaio lui ha fatto il tagliatore tutti hanno acquisito diciamo delle professionalità e in effetti devo dire che lì lo spopolamento delle campagne è stato enorme perché la gente col fatto che lavoravi lavorava in questa fabbrica che era anche allora una fabbrica all'avanguardia accendeva la mia e dei servizi io mi ricordo con i servizi della medicina del lavoro che andavamo a fare dei controlli delle interviste eccetera quindi per dire che come hai detto tu prima è sicuramente una cosa che abbaiavano in più lavoravo in catania praticamente il sabato e la domenica clienti i suoi lavori in campagna lo stesso insomma quindi c'è stato diciamo questa sorta non voglio dire di urbanizzazione ma come trasformazione di passaggio nel momento più plurale diciamo a un momento più più allargata insomma industriale ma quando la fabbrica ha cominciato a perdere dei colpi perché questa fabbrica era la fabbrica del paese perché c'erano duecento in più di trecento persone che erano lì quindi marito e moglie i figli sono tutti erano impegnati in questione a un certo punto secondo me quando sono passati dieci anni che il comune o anche altri ti avevano dato la terra magari a poco urbanizzazione ed eleganza quando i cosiddetti previdenti no perché le fabbriche ministero anche in questi paesi erano ormai passati e scontati alla fine pian piano la fabbrica se n'è andata se n'è andata però la cosa secondo me positiva che ha lasciato è stato intanto forse anche amo passare anche da questa forma di individualismo a qualcosa di più collettivo di gruppo no perché gli elaborati in gruppi sindacati erano presenti tante cose così è e la cosa buona di stato che chi ha imparato il mestiere poi dopo si è messo su come artigiano no che ci sono ancora adesso degli artigiani come dici sono pure artigiani non so più ce n'è ancora qualcuno no no fulvio ce n'è ancora no ce n'è non si sente le campane ah non capivo sì sì sì quindi dopo sono sorti questi laboratori che tuttora tuttora lavorano no perché anche ivan più pochi però per esempio la adesso questo è il mio livello di fabbrica la facile no c'è questa tacita continua il lavoro della scarpa poi c'è ancora qualche paolo no fine ha finito anche paolo hai finito però diciamo che la le conoscenze che si sono acquisite nel tempo sono state prese da dalle persone che poi hanno continuato e che adesso ancora lavorano in questa azienda che si chiama tadacip età praticamente zero l'intera produzione della scarpa verrà cioè all'inscatolamento mentre un terziario è aumentato molto col venir meno del mondo contadino c'è stato un boom di terziario pensiamo che ci furono provvedimenti governativi per cercare di creare comunque corsi per cercare comunque di formare un mondo contadino che finiva furono perlomeno tentati di diversificare e di cercare di portare gente nel setto industriale o comunque nel terziario furono fatti vari tentativi furono fatti anche tentativi di della cosiddetta bonifica integrale la famosa legge sulla montagna la legge fanfani per cercare comunque si cercò di diversificare di provare a fare qualcosa dopo i risultati sono stati magari non pienamente ottimi sono stati magari non hanno soddisfatto le aspettative iniziali farò qualche tentativo anche di diversificare ha stufato molti corsi soprattutto negli anni cinquanta furono fatti maniera e magari anche alcuni in maniera diciamo tra virgolette un po' parassitaria pensavo magari anche tanti cantieri della gfdl azienda di stato le foreste demaniali che assumeva magari in maniera temporanea magari trasformando anche portando avanti quell'ideale cui l'idea fascista di creare lavori per più che per fare qualcosa che per carità hanno fatto più per cercare di evitare la le ondate di tanta disoccupazione che scendessero giù tra i vari ho fatto anche questo anche da noi la musica sentire i anni e tra l'altro il villaggio che dietro al parco che a quei tempi lo chiamavamo la corea o villaggio ex expo possibile così fu fatto con i soldi di questa legge in modo da far lavorare un po' le persone perchè poi ecco a quell'epoca vero che molti sono andati valentino nel ravennate forlivese però molti sono anche immigrati anche io ho avuto mio zio e altri dossier che sono emigrati in svizzera c'è chi è emigrato in francia e quindi voglio dire le persone un po' la storia si ripete nel senso che adesso dica è vero che al momento noi abbiamo a livello di lavoro una situazione positiva perché oltre la pace ce la faccio è un'azienda molto forte che assume ancora sono ancora delle persone poi un'altra azienda e anche la casa di riposo perché anche quella struttura che a quaranta posti e quindi personale e poi ci sono gli esercizi secondo me adesso forse si può fermare un po' l'esodo è anche il calo demografico no almeno io ci spero spero spero nel senso che vengono diverse famiglie a tredozio il problema è che vengono diverse famiglie cercano degli alloggi in affitto trova miglior hotel io e mio fratello tabaccaio ci siamo sempre dati molto da fare anche adesso perché noi vogliamo che questo borgo rinasca no muos okay vado avanti e quindi ci diamo da fare fatto dei nostri limiti per quello che possiamo a trovare questi alloggi per le persone e abbiamo avuto diverse famiglie che sono arredate con una con uno due o tre bambini che secondo noi questa è già una risorsa anche perché così la scuola l'avremmo ottenuta lo stesso con le unghie e coi denti l'avremmo ottenuta però comunque avendo i bambini a maggior ragione ritratte beh diciamo non è la prima classe di una volta e sono un po' sono degli insediamenti che è possibile accorpare e altri che vengono fatti in modo più di gruppo individuali uno così però io non voglio portar via tempo sono interessanti queste considerazioni grazie paola c'era forse rocco laggiù che avevano qualcosa se ciò io avevo una domanda mi chiedevo a seguito di questo spopolamento poi come si sia sviluppato che tipo di rapporto sia nato tra chi era andato via chi è rimasto in qualche modo sotto quali forme insomma questo collegamento qui si tra le domande che ho posto ai miei intervistati c'era appunto che rapporti che collegamenti avessero mantenuto con i paesi di origine spesso dipende anche dalle zone dove sono andati perché magari che si è trasferito in svizzera o magari la grossa immigrazione ci fu anche nel benelux pens siamo al a tutto il discorso legato alle miniere di carbone ci fu un patto firmato dal governo de gasperi diceva fine anni quaranta non ricordo bene che si chiamava braccia per carbone o su in cui noi mandavamo la nostra eccedenza di operai a fare quello che gli operai non volere operai belgi non volevano fare più quando appunto la signora diceva la ciclicità della storia guarda come si può vedere in noi questo discorso quando gli immigrati eravamo noi si può dire è sì la gente che andava là ovviamente ma poche poche possibilità spesso l'esodo chi partiva andava anche dove già qualcuno era parto prima di lui c'era la cosiddetta catena del richiamo qualcuno andava lì diceva si sta bene possiamo si trova quindi magari qualcuno è riuscito a ricreare in parte la comunità che potevo avere in paesi di origine con un'altra ventina di suoi compaesani riuscito a portarlo avanti altri ri hanno invece cambiato completamente che ho intervistato gente che magari è nata a forlì faenza che ha fatto fatica io vi parlo della zona dove vengo io dell'alto bidente come il bagno di romagna una festa molto bellina e tutti gli anni la prima domenica di settembre la festa di sant'eufemia di pietra pazza pietra passa un paese fantasma un paese che ha avuto circa duecento abitanti che sia spock volato negli anni sessanta ogni anno la prima domenica di settembre si fa una festa e tutti gli ex abitanti vengono e per una volta all'anno si ritrovano ed è molto bello partecipare di mi piace andarci parlo con loro molti sono quelli che ho intervistato quindi magari qualche rapporto l'hanno conservato in questo almeno una volta l'anno si vedono qualcuno mi diceva che negli anni subito dopo l'esodo aveva l'indirizzo zo si riusciva a scrivere la famosa lettere che mandava qualche lettera ogni tanto qualche rapporto l'hanno mantenuto e anche molto soggettivo magari dare una risposta a pisa difficile perché dipende appunto dalle varianti dove siano andati il carattere personale altra gente che aveva piacere di rimanere per dire io quanto ho trovato la gente negli archivi che sono riuscito a intervistarli molti li ho chiamati mi hanno detto sì volentieri grazie mi fa piacere parlarne molti non hanno voluto parlare non hanno voluto intervistare perché chissà che è vissuto hanno avuto magari c'è chi stava bene che comunque ha dei buoni ricordi ed è più propenso a parlare chi magari è fuggito è andato via ha voluto proprio tagliare completamente non ne abbia anche voluto concedere l'intervista e non ha praticamente tra virgolette negato e ripudiato il suo passato quindi si entra anche in un'ottica molto soggettiva di un vissuto personale che ha portato magari a mantenere rapporti con chi invece li ha voluti completamente tagliare e quasi ripudia il fatto di essere nato in queste zone però è un discorso non lo so discorso che anche i modi e toni diversi però penso che non sia una cosa solamente legata al passato c'è c'è ancora questa dinamica del oddio vengo da un paesino che poi sia tredozio su sulle pendici dell'etna non importa però con quella dimensione rurale montane o cosiddetta interna al di là degli sforzi di narrativa o retorica insomma che indossano un po' la pillola mantiene molte criticità e si porta anche dietro un po' di questo carico quasi retrogrado mi viene da dire a volte quando non estetizzata quindi non so anche a posteriori di questi interventi mi viene a dire che è una delle dimensioni da non lasciare lì c'è da sapere che ce l'abbiamo nel cassetto da risolvere infatti avevo un'ultima domanda provocazione ma questo articolo quarantaquattro della costituzione che in teoria è un articolo appunto scritto ai tempi del insomma un quarantasei prevede delle attenzioni speciali specie poi in quel momento con le dinamiche stavano erano già emerso stavano per emergere in quegli anni prevedeva che venisse mantenuto un'attenzione particolare per i territori montani non mi viene dire in generale i territori rurali e c'è ancora questo articolo è stato vissuto e trattato in una parabola di modi molto differente che va quindi che ne so mi viene in mente dal momento delle comunità montane a borghi di adesso esiste c'è ancora una direzione questa è la domanda che forse per la discussione però è una direzione che abbiamo ci sono dei lumi da ritrovare più contemporanei più attuali è quello di cui abbiamo parlato oggi può essere l'insegnamento da cui partire per frammenta verde criticità state insomma i nostri padri costituenti avevano ne abbiano pensate tante di cose buone inseriti nella costituzione peccato che questo articolo quarantaquattro si è in buona compagnia tra gli articoli disattesi dall'articolo undici a l'articolo sulla sanità diciamo che non è l'unico che non è stat to accettabili non è stato onorato in pieno sicuramente si è cercato di fare qualcosa per l'esodo pensiamo soltanto ai vari convegni che vennero fatti in quegli anni furono fatti convegni nel cine primi anni cinquanta già mi ricordo i convegni sull'appennino emiliano nel modenese ne viene fatto uno qui a forlì nella metà degli anni cinquanta ovvero dove si cercava di parlare come sta facendo noi con la gea delle zone cosa proponete solo quali fossero le soluzioni il famoso piano fanfani la legge sulla montagna si cercò la bonifica integrale di fare qualcosa i cantieri forestali fu bastò evidentemente no per esempio che queste zone sono state popolate si sarebbe potuto fare qualcosa di più forse sì forse no si va in un discorso di ipotesi anch'io nelle interviste che ho fatto c'è chi dice che con strade con come diceva la signora con con scuole magari con ospedali qualcosa sarebbe potuto fare c'è chi dice che magari questo avrebbe soltanto rallentato posticipato l'esodo anche qui le idee che mi sono fatto intervistando appunto tanta gente sono abbastanza diverse qualcosa magari pensare che la gente potesse abitare nelle case più abbandonate è impensabile magari borghi più a più basso cioè borghi più arrivabili sicuramente qualcosa sarebbe dovuto fare penso qualcosa per aiutare la gente qualcosa per cercare di combattere questo però a fronte delle tante belle parole che si spendevano in queste reiterate conferenze che è più o meno a cadenza ciclica ritornavano e di cui si parlava in realtà sia stato fatto poco torniamo anche magari un salto indietro che escort del fascismo sulla retorica della civiltà contadina anche se però poi veniva fatta l'industrializzazione pensiamo alla battaglia della lira che comunque portò a una diminuzione dei prezzi agricoli la stessa cosa mi ha fatto all'italia posto repubblicana dell'italia repubblicana post-seconda guerra ovvero se cercava piccole cose per il mondo agricolo ma poi l'italia andava comunque nella nella corrente della grossa industrializzazione il crescere dei poli industriali a valle per parlare qui appunto che diceva anche la signora con le fabbriche più a valle qualcosa sarebbe puntualmente fatto poi se l'esito sarebbe fermato non lo so qualcosa probabilmente sì però siamo nel mondo dei se ma chissà sarebbe usciamo magari da un mondo storico entriamo più nel mondo non lo so di astrologi non so come dire qualcosa di di non senza fonte via lo storico indaga fonti poi per carità alle domande se le pone si fa tutto però le risposte rimangono un po' vaga lettore non riusciamo a dare sicuramente la cosa bella è porre interrogativi e cercare di fare domande magari parlando anche con la gente con voi di disco putin e chissà e parlare oggi magari come diceva la signora tenendo un provando qualcosa si potrebbe riportare dell'agente o perlomeno fermare fermare l'esodo il peccato come giustamente notava la signora dove vivo io la stessa cosa che abito in un paesino che si chiama poggio la lastra di trenta abitanti del comune di bagno di romagna in cui usciamo trenta abitanti una volta ce n'erano trecento e le case ce ne sono ma non vogliono non le vogliono dare vengono lasciate sole it questo sarebbe prima una cosa da fare perché se la gente vengono vendute a cifre improponibili dove sicuramente della gente non può venire della gente normale meno che arriva il riccone magnate che si compra la casa per venire una settimana l'anno però ovviamente non riporta una vita c'è una cosa tagliare fuori dal contesto e morricone che vive una casa una settimana se voglio creare un tessuto urbano un tessuto a rete un bellissimo disegno che mi fece mi raccontò proprio conto una persona intervistata del discorso rete della civiltà contadina era il gioco della settimana enigmistica proprio al contrario quello di tutti i puntini che formano il disegno la società contadina era già il disegno formato poi praticamente ci toglie un puntino ci toglie un puntino e il disegno mano a mano viene finisce non si capisce più perché ovviamente il disegno che la civiltà contadina togliendolo togliendolo non c'è più se vogliamo ricostruire questa rete bisognerebbe appunto riprovare a offrire qualcosa a dare dei servizi in primis ovviamente la casa una opportunità di lavoro dare qualcosa che magari almeno dove vengo io bagni di romagna non viene fatto non qui non so magari un po' di più però sicuramente anche a carattere almeno anche di regione sulle province non si capisce bene che se ci sono se non ti servono comunque carattere diciamo un po' sovracomunale cercare di fare qualcosa per fa per portare tenere la gente qui e magari anche di riportarle in parte ovviamente nessuno pensa che potremmo tornare ad abitare al tramazzo però magari a putignano in queste zone più basso se si desse la possibilità alla gente di viverle magari qualcuno ci tornerebbe voi siete un esempio comunque che siete tornate qua state facendo robe come queste comunque una volontà io la vedo io la sento me tantissima gente sono guida tantissima gente mi chiede ma com'è possibile ritornare lassù ma ci sono case in affitto e che no non si trovano è sicuramente un'emergenza a trovare delle case e dare delle soluzioni o anche i trasporti perché dovevo io non ci sono trasporti sarebbero delle cose che probabilmente io penso che qualcuno lo riporto verrebbero i rapporti tra chi ovviamente più di un anno allora quelli ovviamente sono andati come dici te cetra hanno mantenuto i rapporti perché alcuni magari nulla la casa qui o i familiari eccetera quindi sono sempre questi scambi in più anche da noi com'era sant'eufemia da noi il ventisei di luglio quindi siamo prossimi alla fiera di sant'anna questa antichissima storica che vedeva appunto tutta la campagna venire perché l'iran da pirelli dov'è il parco gli chiede il foro boario hanno portati qui no e quella fiera chi era andato via quel giorno il paese si riempiva di persone che erano appunto ma che rientravano in quell'occasione importanti michael anche adesso c'è la fiera però non ha più questa non ha più queste caratteristiche insomma perché nel tempo le persone che venivano sono passati non ci sono più e magari hanno anche rallentato i figli o i nipoti hanno però ecco devo dire che sono anche quelli che andavano appunto all'estero come la francia e svizzera hanno sempre mantenuto i rapporti tantissimo e abbiamo avuto anche molte famiglie ebree in brasile in argentina che a loro volta sono ha continuato a venire insomma adesso abbiamo delle famiglie brasiliane per esempio ci sono arrivate di cui non mi sembra la figura maschile e unite difende non tredozio dell'italia difatti noi siamo contenti perché così almeno se si ripopola un paese in più e devo dire che prima non avevamo ma adesso anche come strutture recettive proprio per rispondere a questo patto delle persone che cercano anche dei posti più tranquilli più silenziosi più belli con una natura bellissima come abbiamo noi molti organismi molti agriturismi bed e breakfast di che una volta non c'erano insomma sviluppato negli ultimi anni per i trasporti e che noi siamo un po' un po' carenti però rispetto a quando andavo a scuola io io di meno molto meno adesso qualche corso in più c'è quindi però ecco i trasporti la scuola i servizi sanitari di base e anche un po' di vita culturale perché in effetti insomma anche quelli molto importante credo che possano essere delle condizioni per continuare anche se paradossalmente quello che vediamo va in contrario perché con i famosi tagli vediamo l'accorpamento degli edifici scolastici vediamo il taglio agli ospedali quindi si span tante parole in cui si dice se diamo alla gente poi in pratica realtà fanno il contrario perché comunque gli ospedali per dio dove io vivo a bagno di romagna un paese di comune cinco oltre cinque mila abitanti han tolto l'ospedale quindi comunque è rimasto praticamente una cosa dove ti tengo su due punti te li do se vuoi il terzo deve andare a cesena c'è quindi comunque diciamo fanno tante belle spesso spesso si sentono i politici tanti bei discorsi vengono su a fare discorsi a dire bello bello civil war bisogna bisogna bisogna poi tappa è qualcosa no poi ti porto all'ospedale di porto viro a scuola perché c'è un po' di studiare allora abbiamo spesso purtroppo c'è una o un'antitesi tra quello che dicono e tra quello che fanno spesso ospedale di vallata ovviamente importante no io volevo fare solo una domanda chiederti se nella tua ricerca nelle tue interviste è venuto a contatto anche col fenomeno del ritorno c'erano dei ritornati è che il racconto ti hanno fatto no io ho intervistato la gente che se ne n'è andata io io lavorando punto sull'esito intervistato tutta la gente che che abbandonato che che ha preso monodirezionale anche perché vendevano la maggior parte vendevano il demanio comprava il demanio forestale comprava dava la maggior parte di quelli che mi hanno detto pochi soldi però la gente voleva andare via le mani perché suo volto quindi diciamo che era univoco c'è quanto chiudevano la porta un'altra domanda che ho fatto pensavate ma ritornare la risposta è stata sempre no andavamo via in quel momento un ideale e ritorno non era contemplato quei pochissimi che hanno tenuti hanno un capitale perché penso mi viene in mente pian del grado sopra santa sofia che un paesino in cui sono stati tra i pochi a non vendere oggi piano delle cause che valgono mentre a quei tempi comunque non si pensava proprio e non veniva quasi considerato il valore c'è sull'agenda se ne voleva andare via gli davano qualche soldo al demanio in certi casi anche parole dei della gente che è andata via furono espropriati perché bisogna parlare che alcuni non volevano andarsene e furono spinti tra virgolette costr reti anche con tante angherie e andarsene via ma no l'idea del ritorno non era contemplata io credo che intervistato è gente che avendo venduto negli anni cinquanta-sessanta non non è potuto tornare magari è tornata a qualche parente che ne sono nel paese più vicino c'è magari come puoi essere tredozio ma non magari nella casa di famiglia che oggi è dentro il parco nazionale anche perché il demanio comprava e spesso facciamo saltare in aria con la dinamite si piantava gli abeti dentro casa sia comunque c'era una volontà forte di rendere quest'esodo duraturo che io vi parli strapotenza che un paese nell'alto beni comuni urbani romagna un paese del millecinquecento bellissimo fu fatto saltare in aria della dinamica degli anni settanta per fare zaino per impedire che comunque la gente anche eventualmente a buona volontà ci poteva mandare via la gente e ci volevano appunto i piani di rimboschimento di queste zone spesso la gente fuma andata via anche a forza quindi era anche difficile un ipotetico ritorno qualcuno che aveva qualche soldo è potuto andare magari è venuto giù però aveva i soldi e quindi non ha dovuto vendere oggi è ritornato maestà una parte pochissimi sono potuti rimanere grosso era la direzione dell'esodo era univoca siamo ancora avere forse una domanda visto che c'era ciao mi incuriosiva molto quello che dici prima io sono tre anni che vivo in alta val susa portando avanti a lei un progetto legato a portare persone a vivere e lavorare in montana e mi ritrovo volte quello che descrivi prima sul fatto di cercare delle proprietà per andarci a vivere ma non poterselo permettere perché poi alla fine ne siamo molto vicini delle zone molto turistiche prevede lo scimmie che quindi crea un mercato immobiliare con dei costi che come dici tu se lo possono permettere persone che la per prevenire umana all'anno e questo impedisce completamente dei tentativi di ripopolamento ne abbiamo anche provato a parlare con le istituzioni locali in diverse occasioni quindi avvicinare i sindaci di montagna trovando però pochissimo interesse a questo tipo di iniziativa perché comunque sono tutti drogati dai soldi di quel tipo di turismo lì e l'interesse per un pieno più a lungo termine c'è molto poco cioè meglio tanti soldi tutti subito che fare qualcosa magari di poco remunerativo ma che tra dieci anni mi restituisce una comunità e quindi ci stiamo interrogando volevo chiedere a voi magari emilia romagna sicuramente sempre stata un po' più lungimirante del piemonte su certi tipi di politica o almeno così ci piace se vi piace immaginarlo possiamo lanciare io ti parlo del mio esempio di bagno di romagna abbiamo un'istituzione che sono completamente sordi a questo la provincia lasciamo perdere c'è comunque non per quello che ho avuto a che fare io anzi io sono dell'idea che nel parco nazionale sicuramente sarebbe bello che la gente tornasse ma adesso che ci sono oceani dai i cervi i daini cervi non chiedono niente se ci torna alla gente alla gente inizia a chiedere e quindi bisognerebbe che dopo l'azienda si impegna proprio volete farli lavorare ma siete fondamentalmente una gran voglia di lavorare non ce l'hai perché sbatterti a quanto a creare qualcosa a creare vite a creare qualcosa che aiuta quello che ti posso dire come il libano romania come dicevi te per la valsusa abbiamo cercato di provare di interviste di spin gere l'amministrazione ma abbiamo avuto sempre disinteresse c'è come dici te interessa più i ricconi che arriva compra spende soldi e un turismo più facile viene non piuttosto che creare una rete di gente che vive sul territorio che magari si domanda che magari chiede che magari crea qualcosa che a lungo termine sarebbe una cosa buona oh non interessa a lungo termine piace più il turismo del mordi e fuggi magari piace più che una struttura di eventi un bed and breakfast si arriva alla gente lascia e va via piuttosto di gente che vive lì in maniera continuata che può formare alla luna che può formare una comunità la lunga sarebbe una cosa buona sarebbe ricreare la vita dove c'è stata per secoli e comunque anche un discorso riprende le attività agricole dove possibile anche legato a un parco nazionale per la biodiversità sarebbe molto importante perché parlando di uno o di un bosco un bosco c'è la sua vita ma anche degli spazi aperti contribuiscono molto a un discorso di biodiversità stagni spazi aperti rispetto a un bosco puro poi pensiamo ai rimboschimenti hanno messo gli abeti americani abeti rossi c'è più niente che anche diciamo che della biodiversità non è che abbiano aiutato tanto esatto dove vogliamo parlare dal punto di vista serve culturale in queste montagne sono fatte cose fatti abbastanza scempi però purtroppo anche qua risponde alla tua domanda purtroppo perché ovviamente avrei potuto dirti ci riguarda che in emilia romagna i comuni le amministrazioni bravi cerca attuato non chiedermi qualcosa io non lo so quattro addosso io posso parlare bene la situazione di bagno di romagna perché io vivo lì e purtroppo abbiamo amministrazioni sorde non interessate magari qua non so se gli amministratori o non lo so io intervistando nel parco nazionale un po' tutte le vallate non ho visto una bella iniziativa la parte toscana un po' meglio e posso dire che l'unione dei comuni di san benedetto intervistando la gente mi hanno detto che l'unione di comuni la sono un pochino più propensi hanno investito comunque in strutture cercano di riportare hanno fatto anche agevolazioni per tornare da voi non c'è un'agevolazione da noi puoi prendere a casa se dame trecento mila euro sull'unghia nostra chiusa crollare la risposta pubblica quella è quindi di cosa parliamo c'è una coppia che vuole tornare dove vai se gli dici dammi trecento mila euro sull'unghia o la casa sta lì cesare che le case pubbliche vengono tenute chiuse il pubblico a tantissime cose provincia lascia chiude crollano non le davi a o ti chiede cifre improponibili vuole appunto che arrivi un riccone che compra e tiene io ti parlo adesso non so se qui tradotto io vedo l'alto l'alta val bidente almeno come purtroppo è spero che quasi me io non lo so spero no residente della zona purtroppo che non lo è neanche qui quindi se vogliamo di questo male comune con sola o almeno trovare insieme insomma gli appunti dai quali continuare questi discorsi e fare un po' leva su qualcosa io purtroppo dovremo chiudere quell'incontro anche se la discussione insomma è molto piacevole anzi probabilmente ci invito tutti e tutte a proseguirle poi anche individualmente e anzi forse piano piano parte utopica mia ma costruiamo di nuovo questi consigli degli appennini e delle alpi di tutti i territori del genere questi momenti di incontro e di scambio ci portano a trovare tanti elementi critici ma anche tanti punti di unione e tanta narrativa che che può farci approfondire la questione quindi io ringrazierei davide grazie a voi okay grazie è stato molto bello è adesso inizierà tra molto poco il workshop di camouflage con jules hansen si svolgerà sotto i capannoni qua dietro al nostro banchetto o in queste altri comunque sempre qua in piazza se vorrete chi non ha ancora fatto ovunque se volete fare una micro caccia per un po' di pranzo e si ricomincerà tra pochi minuti e niente grazie per aver partecipato